FAQ: Domande Frequenti

FAQ: Domande Frequenti

Scopri le risposte alle domande più frequenti sull'ortopedia e la riabilitazione ortopedica che vengono poste al dott. Luca Matascioli.

Artrosi del Ginocchio

Cos’è l’artrosi?

L’artrosi è una condizione patologica che colpisce la superficie articolare provocando danno cartilagineo con la progressiva perdita dell’attività di cuscinetto. È una patologia molto diffusa, interessa più frequentemente la popolazione femminile e i soggetti con età superiore ai 50 anni.

Quali sono i diversi tipi di artrosi?

L’artrosi può essere primitiva o secondaria. In caso di artrosi primitiva non è possibile indicare una singola causa specifica, ha una genesi multifattoriale, colpisce generalmente tutti i compartimenti del ginocchio, può essere associata ad altre localizzazioni (anca, colonna, mani).  Invece in caso di artrosi secondaria, il danno cartilagineo, più o meno diffuso, è secondario ad altre condizioni come pregressi traumi, deformità scheletriche, malattie autoimmuni, osteonecrosi.

Come avviene la diagnosi di artrosi al ginocchio?

Durante la consultazione in studio si procede alla raccolta dell’anamnesi e all’esecuzione dell’esame obiettivo, che comprende la valutazione del ginocchio e di aspetti più generali come la postura e la deambulazione del paziente.

In cosa consiste il trattamento dell’artrosi?

L’artrosi prevede trattamenti di diverso livello che comportano adattamenti comportamentali, modifiche dello stile di vita, terapia sintomatica, fino ad arrivare al trattamento chirurgico.

Cosa significa osteotomia?

Con il termine di osteotomia si intende una sezione o “frattura” chirurgica eseguita con lo scopo di correggere l’alterazione assiale, secondo un piano precedentemente stabilito in base ad esame clinico e radiografico.

Quali pazienti possono sottoporsi all'osteotomia?

I pazienti candidabili a questo tipo di procedura sono pazienti generalmente di età inferiore ai 60/65 anni affetti da artrosi di un singolo compartimento associato a seguito di un’alterazione dell’asse dell’arto inferiore.

Quanto dura il ricovero a seguito dell’osteotomia?

La durata del ricovero a seguito dell'intervento è di due giorni, nei quali si valuta il decorso postoperatorio e si effettuano controlli i radiografici e le medicazioni. In caso di osteotomia tibiale, è spesso necessario tenere in considerazione l’eventualità di un secondo intervento, a distanza di circa 18-24 mesi dal primo, per la rimozione dei mezzi di sintesi.

Protesi al Ginocchio

Qual è il percorso da eseguire in caso di protesi al ginocchio?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica, in cui viene fatta un’anamnesi, un esame clinico e vengono prescritti degli esami, quali la risonanza magnetica e la radiografia.
Dopo la valutazione degli esami si esegue l’intervento e il paziente eseguirà un percorso riabilitativo, utilizzando delle stampelle per 6 settimane, e sottoponendosi alla Fisiokinesiterapia. Post intervento, il paziente dovrà sottoporsi a delle visite di controllo, dopo 15 giorni, dopo un mese, tre mesi, 6 mesi e dopo un anno dall’intervento.

Come deve proseguire il paziente in caso di protesi al ginocchio?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica che consiste in un’anamnesi del paziente, in un esame clinico e nella prescrizione degli eventuali esami che il paziente dovrà svolgere.

Quali esami dovrà svolgere il paziente in caso di protesi al ginocchio?

Gli esami che si valuteranno sono la radiografia e la risonanza magnetica.

In cosa consiste la riabilitazione post intervento di protesi al ginocchio?

Dopo l’intervento protesi al ginocchio il paziente dovrà utilizzare le stampelle per 6 settimane e procedere alla Fisiokinesiterapia.

In caso di protesi al ginocchio quando è opportuno fare delle visite di controllo post intervento?

Il paziente dovrà fare delle visite di controllo dopo 15 giorni, dopo 1-3-6 mesi e dopo 1 anno dall’intervento.

Quanto è il tempo medio di recupero dopo una protesi al ginocchio?

Il tempo medio di recupero è di 3 mesi per l’autonomia del paziente e di 12 mesi per un recupero completo.

Lesioni del Legamento Crociato Anteriore - LCA

Cos’è il legamento crociato anteriore?

Il legamento crociato anteriore (LCA) è formato da due fasci (anteromediale e postero laterale), resiste alla traslazione anteriore del ginocchio contribuendo in maniera determinante anche alla stabilità rotazionale anterolaterale.

Quali sono i diversi tipi di lesione del legamento crociato anteriore?

Le lesioni posso essere di tipo parziale, sub totale o completa. In base al tipo di lesione, in rapporto all’età, richieste funzionali del paziente e grado di instabilità si può indicare un intervento ricostruttivo o un percorso riabilitativo.

È possibile una recidiva della lesione del legamento crociato anteriore?

Anche se ricostruito, il neo-legamento non è indistruttibile. È quindi possibile che il paziente, per diversi motivi, anche a distanza dal primo intervento, possa andare incontro ad una recidiva di lesione con indicazione ad una nuova ricostruzione.

Dopo quanto tempo dall'intervento per lesione del legamento crociato anteriore è possibile eseguire attività sportiva?

Il ritorno all’attività sportiva con cambi di direzione avviene generalmente a 6 – 9 mesi dall’ intervento, in base alla risposta del paziente alla terapia riabilitativa.

Lesioni del Legamento Crociato Posteriore - LCP

Cosa causa una lesione del legamento crociato posteriore?

Una lesione del legamento crociato posteriore può causare problemi durante l’attività sportiva, difficoltà nello scendere le scale o pendii, dolore al ginocchio.

Come avviene la diagnosi della lesione del legamento crociato posteriore?

La diagnosi si avvale della raccolta dell’anamnesi e della valutazione clinica del ginocchio attraverso test specifici volti a saggiare l’integrità e la stabilità del legamento.

In cosa consiste la ricostruzione del legamento crociato posteriore?

La ricostruzione del Legamento Crociato Posteriore LCP, come nel caso del Legamento Crociato Anteriore LCA, prevede la preparazione di un tunnel tibiale ed uno femorale.

Lesioni Meniscali

Quali sono i sintomi delle lesioni meniscali?

Solitamente si avverte una sorta di schiocco unito alla sensazione di uno strappo, in un secondo momento si avverte il dolore e un gonfiore che rende difficile il movimento del ginocchio.

Quali sono le terapie per le lesioni meniscali?

In caso di lesioni degenerative si procede con la terapia conservativa che va a curare i sintomi con farmaci, crioterapia e fisioterapia. Qualora si trattasse di lesione dovuta a trauma è altamente probabile che si debba intervenire chirurgicamente attraverso la Meniscectomia oppure la Sutura meniscale.

In cosa consiste la Meniscectomia?

La Meniscectomia è finalizzata alla rimozione della porzione del menisco lesionata, si procede con anestesia loco regionale e quindi si incide in due punti la regione anteriore del ginocchio attraverso i quali si inserisce la telecamera per la visione dell'articolazione e gli strumenti per operare.

Lesioni Cartilaginee

Quali sono i trattamenti per le lesioni cartilaginee?

Il trattamento dipende da molte variabili. Il trattamento può essere conservativo con condroprotettori, una terapia con acido ialuronico o con fattori di crescita PRP, una terapia fisica oppure una stimolazione biofisica della cartilagine. Se la lesione si rivela essere profonda ci si può affidare alle Microfratture, agli Scaffold Osteocondrali, ai trapianti cartilaginei o agli innesti di membrana biologica condroinduttiva. 

Cos’è la tecnica delle microfratture?

La tecnica delle microfratture ha come obiettivo il creare nuova cartilagine articolare grazie all'afflusso di sangue derivato dalla foratura dell'osso subcondrale scoperto.

Cos’è la tecnica dello Scaffold Osteocondrale?

Si tratta di un supporto in materiali bioingegnerizzati per la rigenerazione dei tessuti.

Dopo quanto tempo dal supporto dello Scaffold Osteocondrale si può riprendere l’attività sportiva?

La ripresa dell'attività sportiva è possibile dopo circa dieci mesi. 

Patologia Femoro Rotulea

Cos’è la patologia femoro rotulea?

Si tratta di un malfunzionamento dello scorrimento tra femore e pertanto interessa la zona anteriore del ginocchio e procura dolore intenso e difficoltà di movimento. 

Quali sono le cause della patologia femoro rotulea?

Le cause di questa patologia sono fisiologiche e dinamiche, tra le quali:

  • valgismo delle ginocchia;
  • asse di rotazione femoro tibiale alterato;
  • eccessivo stress dovuto ad attività sportiva; 
  • ipotono o ipertono trofia del quadricipite (vasto mediale o vasto laterale);
  • anatomia dei condili femorali e della rotula alterati

Quali sono i sintomi della patologia femoro rotulea?

La sindrome si esplicita con dolore localizzato (fitte e scrosci articolari), cedimenti dovuti al dolore e difficoltà a flettere il ginocchio.

Quali sono i fattori di rischio per lussazione della rotula?

Da un punto di vista pratico i fattori di rischio per lussazione della rotula sono:

  • Rotula alta
  • Rotula tiltata
  • Basculamento rotuleo
  • Diplasia trocleare 

Come viene trattata l’instabilità femoro rotulea?

Generalmente il primo episodio di instabilità viene trattato in maniera conservativa con tutori specifici e fisioterapia mirata; in caso di recidiva o cronicizzazione bisogna considerare l’indicazione chirurgica.

Quando bisogna eseguire i controlli dopo l’intervento per la patologia femoro rotulea?

I controlli avvengono a 15 gg per la desutura, a 30 – 60 – 90 gg dall’ intervento per controlli radiografici e monitoraggio del percorso riabilitativo.

Ricostruzione LCA

Qual è il percorso da eseguire per la ricostruzione del legamento crociato anteriore?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica, in cui viene fatta un’anamnesi, un esame clinico e vengono prescritti degli esami, quali la risonanza magnetica e la radiografia.
Dopo la valutazione degli esami si esegue l’intervento e il paziente eseguirà un percorso riabilitativo. Post intervento, il paziente dovrà sottoporsi a delle visite di controllo, dopo 15-45-90-180 giorni dall’intervento.

Come deve proseguire il paziente in caso di protesi al ginocchio?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica che consiste in un’anamnesi del paziente, in un esame clinico e nella prescrizione degli eventuali esami che il paziente dovrà svolgere.

Quali esami dovrà svolgere il paziente prima della ricostruzione del legamento crociato anteriore?

Gli esami che si valuteranno sono la radiografia e la risonanza magnetica.

Quando è opportuno fare delle visite di controllo post intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore?

Il paziente dovrà fare delle visite di controllo dopo 15-45-90 e 180 giorni dall’intervento.

Quanto è il tempo medio di recupero post intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore?

Il tempo medio di recupero è di 6/9 mesi per il ritorno all’attività sportiva.

Meniscectomia Artroscopica

Qual è il percorso da eseguire per la meniscectomia artroscopica?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica, in cui viene fatta un’anamnesi, un esame clinico e vengono prescritti degli esami, quali la risonanza magnetica e la radiografia.
Dopo la valutazione degli esami si esegue l’intervento e il paziente eseguirà un percorso riabilitativo, utilizzando delle stampelle e sottoponendosi alla Fisiokinesiterapia. Dopo l’intervento, il paziente dovrà sottoporsi a delle visite di controllo, dopo 15 e dopo 45 giorni dall’intervento.

Come deve proseguire il paziente in caso di protesi al ginocchio?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica che consiste in un’anamnesi del paziente, in un esame clinico e nella prescrizione degli eventuali esami che il paziente dovrà svolgere.

Quali esami dovrà svolgere il paziente prima della meniscectomia artroscopica?

Gli esami che si valuteranno sono la radiografia e la risonanza magnetica.

In cosa consiste la riabilitazione post intervento di meniscectomia artroscopica?

Dopo l’intervento per la meniscectomia artroscopica, il paziente dovrà utilizzare le stampelle per 15 giorni e procedere alla Fisiokinesiterapia.

Quando è opportuno fare delle visite di controllo post intervento di meniscectomia artroscopica?

Il paziente dovrà fare delle visite di controllo dopo 15 giorni e dopo 45 giorni dall’intervento.

Sutura Meniscale

Qual è il percorso da eseguire per la sutura meniscale?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica, in cui viene fatta un’anamnesi, un esame clinico e vengono prescritti degli esami, quali la risonanza magnetica e la radiografia.
Dopo la valutazione degli esami si esegue l’intervento e il paziente eseguirà un percorso riabilitativo. Post intervento, il paziente dovrà sottoporsi a delle visite di controllo, dopo 15-45-90-180 giorni dall’intervento.

Come deve proseguire il paziente in caso di protesi al ginocchio?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica che consiste in un’anamnesi del paziente, in un esame clinico e nella prescrizione degli eventuali esami che il paziente dovrà svolgere.

Quali esami dovrà svolgere il paziente prima della sutura meniscale?

Gli esami che si valuteranno sono la radiografia e la risonanza magnetica.

Quando è opportuno fare delle visite di controllo post intervento di sutura meniscale?

Il paziente dovrà fare delle visite di controllo dopo 15-45-90 e 180 giorni dall’intervento.

Quanto è il tempo medio di recupero dopo l'intervento di sutura meniscale?

Il tempo medio di recupero è di 6 mesi per il ritorno all’attività sportiva.

In cosa consiste la riabilitazione post intervento di sutura meniscale?

Dopo l’intervento il paziente dovrà utilizzare le stampelle ed un tutore per 4 settimane e procedere alla Fisiokinesiterapia.

Osteotomia Correttiva

Qual è il percorso da eseguire in caso di osteotomia correttiva?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica, in cui viene fatta un’anamnesi, un esame clinico e vengono prescritti degli esami, quali la risonanza magnetica e la radiografia.
Dopo la valutazione degli esami si esegue l’intervento e il paziente eseguirà un percorso riabilitativo, utilizzando delle stampelle per 4 settimane, un tutore e sottoponendosi alla Fisiokinesiterapia. Dopo l’intervento, il paziente dovrà sottoporsi a delle visite di controllo, dopo 15-45 e 90 giorni dall’intervento.

Come deve proseguire il paziente in caso di protesi al ginocchio?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica che consiste in un’anamnesi del paziente, in un esame clinico e nella prescrizione degli eventuali esami che il paziente dovrà svolgere.

Quali esami dovrà svolgere il paziente in caso di osteotomia correttiva?

Gli esami che si valuteranno sono la radiografia e la risonanza magnetica.

In cosa consiste la riabilitazione post intervento di osteotomia correttiva?

Dopo l’intervento per l’osteotomia correttiva, il paziente dovrà utilizzare le stampelle per 4 settimane, un tutore per 2/4 settimane e procedere alla Fisiokinesiterapia.

Quando è opportuno fare delle visite di controllo post intervento di osteotomia correttiva?

Il paziente dovrà fare delle visite di controllo dopo 15-45 e 90 giorni dall’intervento.

Riallineamento Rotuleo

Qual è il percorso da eseguire per il riallineamento rotuleo?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica, in cui viene fatta un’anamnesi, un esame clinico e vengono prescritti degli esami, quali la risonanza magnetica, la radiografia e la tac con metodo lionese. Dopo la valutazione degli esami si esegue l’intervento e il paziente eseguirà un percorso riabilitativo, utilizzando delle stampelle per 6 settimane, e sottoponendosi alla Fisiokinesiterapia. Post intervento, il paziente dovrà sottoporsi a delle visite di controllo, dopo 15 giorni, dopo un mese, tre mesi, 6 mesi e dopo un anno dall’intervento.

Come deve proseguire il paziente in caso di protesi al ginocchio?

Il paziente si sottopone ad una visita ortopedica che consiste in un’anamnesi del paziente, in un esame clinico e nella prescrizione degli eventuali esami che il paziente dovrà svolgere.

Quali esami dovrà svolgere il paziente prima dell'intervento di riallineamento rotuleo?

Gli esami che si valuteranno sono la radiografia e la risonanza magnetica ed una tac con metodo lionese.

In cosa consiste la riabilitazione post intervento di riallineamento rotuleo?

Dopo l’intervento il paziente dovrà utilizzare le stampelle ed un tutore per 4 settimane e procedere alla Fisiokinesiterapia.

Quando è opportuno fare delle visite di controllo post intervento di riallineamento rotuleo?

Il paziente dovrà fare delle visite di controllo dopo 15-45-90 giorni dall’intervento.

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