Chirurgia protesica e robotica del ginocchio
La Chirurgia Robotica per Protesi al Ginocchio è una tecnica mini-invasiva estremamente avanzata, che permette un più rapido recupero delle funzioni articolari a fronte di interventi sempre meno dolorosi.
Grazie a questo tipo di tecnologia, unita ad una corretta tecnica chirurgica, ogni intervento di Protesi al Ginocchio risulta completamente personalizzato sull'anatomia del singolo paziente.
Il dott. Luca Matascioli si avvale da tempo della Chirurgia Protesica del Ginocchio Robot Assistita con successo, utilizzando sia il Robot ROSA Knee che il Sistema Navio, entrambi disponibili in Fondazione Poliambulanza.
Artrosi del Ginocchio
Patologia reumatica molto diffusa che consiste nella progressiva degenerazione dell'articolazione.
Lesioni del Legamento Crociato Anteriore
Lesioni del legamento crociato anteriore che avvengono a seguito di un evento traumatico, solitamente durante lo sport.
Lesioni del Legamento Crociato Posteriore
Lesioni del legamento crociato posteriore a seguito di un evento traumatico, ad esempio un incidente stradale.
Lesioni Meniscali
Lesioni del menisco che possono essere di origine traumatica oppure degenerative.
Lesioni Cartilaginee
Lesioni delle cartilagini che possono derivare da un trauma, determinate patologie o normale usura.
Patologia Femoro Rotulea
Malfunzionamento dello scorrimento tra il femore e la rotula.
Chi sono
Il dott. Luca Matascioli, chirurgo ortopedico, svolge attività clinica e chirurgica presso Fondazione Poliambulanza di Brescia dal 2008.
Durante il proprio percorso ha maturato un particolare interesse nell’ambito della chirurgia del ginocchio e della traumatologia sportiva.
FAQ - Domande Frequenti
Vedi tutteQuali sono i diversi tipi di artrosi?
L’artrosi può essere primitiva o secondaria. In caso di artrosi primitiva non è possibile indicare una singola causa specifica, ha una genesi multifattoriale, colpisce generalmente tutti i compartimenti del ginocchio, può essere associata ad altre localizzazioni (anca, colonna, mani). Invece in caso di artrosi secondaria, il danno cartilagineo, più o meno diffuso, è secondario ad altre condizioni come pregressi traumi, deformità scheletriche, malattie autoimmuni, osteonecrosi.
In cosa consiste la riabilitazione post intervento di osteotomia correttiva?
Dopo l’intervento per l’osteotomia correttiva, il paziente dovrà utilizzare le stampelle per 4 settimane, un tutore per 2/4 settimane e procedere alla Fisiokinesiterapia.
Quali pazienti possono sottoporsi all'osteotomia?
I pazienti candidabili a questo tipo di procedura sono pazienti generalmente di età inferiore ai 60/65 anni affetti da artrosi di un singolo compartimento associato a seguito di un’alterazione dell’asse dell’arto inferiore.
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